Proprio così, il regista e sceneggiatore di Guardiano della Galassia, è stato licenziato dalla Disney (proprietaria del marchio Marvel).
La causa di questo improvviso licenziamento sarebbero alcuni tweet, di circa otto anni fa, rinvenuti da un attivista pro-Trump nel feed twitter di Gunn, in una sorta di ripicca contro lo stesso regista, critico dell’operato del presidente americano. I tweet incriminati sono tutti relativi a stupro e pedofilia e alla Disney questo non è piaciuto.
Why is it taking @Disney so long to condemn James Gunn pedophile comments? This should not be a hard decision pic.twitter.com/n4cLdJcx9N
— Jack Posobiec🇺🇸 (@JackPosobiec) 20 luglio 2018
I contenuti dei tweet sono senz’altro forti ed è per questo che lo stesso Gunn, prima che un comunicato ufficiale circa il suo licenziamento venisse rilasciato dal CEO dei Disney Studios, aveva scritto una serie di Tweet dei quali si legge:
1. Many people who have followed my career know when I started, I viewed myself as a provocateur, making movies and telling jokes that were outrageous and taboo. As I have discussed publicly many times, as I’ve developed as a person, so has my work and my humor.
— James Gunn (@JamesGunn) 20 luglio 2018
Molte persone, che hanno seguito la mia carriera, sanno che quando ho cominciato mi vedevo come un provocatore che faceva film e diceva battute oltraggiose e taboo. Come ho anche detto pubblicamente molte volte, evolvendomi come persona, lo stesso ho fatto nel mio lavoro e con il mio humor.
Non dico di esser migliorato, ma sono molto, molto diverso, da quello che ero anni fa; oggi provo ad ancorare il mio lavoro all’amore e alla connessione, meno alla rabbia. I giorni in cui dicevo qualcosa solo per provocare shock e provare ad avere reazioni, sono finiti.
Mi sono scusato in passato per il mio humor che feriva le persone. Mi sono sentito davvero dispiaciuto e ho creduto sul serio in ogni singola parola delle mie scuse.
Per la cronaca, quando ho fatto quelle battute, non le stavo vivendo. So che è strano fare una dichiarazione del genere, sembra ovvio, ma comunque ecco qui a dirlo.
Ad ogni modo, questa è la verità nuda e cruda: facevo un sacco di battute offensive. Non lo faccio più. Non do la colpa al me del passato per questo, ma mi piaccio di più e mi sento un essere umano e un creator più completo oggi. Vi voglio bene.
I chiarimenti di Gunn però non sono bastati ed infatti il CEO dei Walt Disney Studios, Alan Horn, a seguito della vicenda ha dichiarato :
“I comportamenti e le dichiarazioni offensivi scoperti sul feed di James sono indifendibili e incompatibili con i valori del nostro studio e quindi abbiamo troncato il rapporto lavorativo con lui”
Le dichiarazioni di Gunn sono senz’altro, decisamente, non in linea con quello che Disney prova da anni a portare avanti eppure difficilmente, a mio parere, il colosso americano non fosse già a conoscenza del passato del regista. Molti sapevano che James era solito, un tempo, divertirsi così, con uno humor forse un po’ troppo spinto e poco accettato da molti, quindi i più appassionati stanno criticando la scelta fatta dagli studios Disney, accusando la casa di produzione americana di aver agito in questo modo soltanto per provare a pararsi, ed eventualmente prevenire cattivi umori tra gli azionisti, come riportato da BadTaste.it, in vista delle votazioni per l’acquisizione dei diritti di Fox.
James Gunn doveva essere presente durante il fine settimana al San Diego Comic Con ospite di Sony, ma la sua presenza pare non essere più certa dopo quanto successo.
Gunn ha lavorato ultimamente alla scrittura del terzo film dei Guardiano della Galassia, le riprese dovevano cominciare in autunno e il film doveva arrivare sugli schermi tra il 2019 e il 2020, sicuramente dopo il prossimo Avengers, anche se nessuna data ufficiale era stata confermata dai Marvel Studios.
L’argomento è delicato e come sempre ci piacerebbe sapere il vostro parere.
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Flavia B.
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